Michelangelo, all’età di tredici-quattordici anni, ha scolpito una Testa di Fauno (antica divinità in parte uomo, in parte capra) e, desideroso di mostrarla a Lorenzo de’ Medici, portò l’opera presso il Giardino di San Marco dove quest’ultimo aveva radunato una parte della collezione di famiglia di arte classica.
Il De’ Medici fece molti complimenti alla qualità della testa scolpita ma, per prenderlo in giro bonariamente, gli fece notare che l’opera non era verosimile in quanto i denti che si vedevano dalla bocca semiaperta erano troppo perfetti e, all’epoca, nessun vecchio avrebbe potuto avere una simile dentatura.
Il giovane Michelangelo, allora, quando Lorenzo de’ Medici si allontanò per proseguire con la visita del giardino, in men che non si dica, tolse uno dei denti con uno scalpello e con un trapano ne cavò la gengiva!
Il Magnifico fu molto colpito dalla prontezza di spirito del giovane artista e decise di ospitarlo con la sua famiglia, prendendolo sotto la sua protezione.

Quindi, citando una frase che va per la maggiore sui social negli ultimi anni, possiamo definire così il genio: intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione!










